E' un'opportunità in cui la Società crede moltissimo, in quanto permette ai ragazzi (non necessariamente quelli sportivamente più affermati) di conoscere un luogo e un contesto sportivo e culturale diverso dal nostro, vivendo a stretto contatto con un popolo diverso, parlando tutti i giorni l'inglese, oltre a giocare nel campionato invernale locale. Nel corso del “nostro” inverno, per chiudere lo scambio, vengono poi ospitati nelle nostre strutture alcuni ragazzi neozelandesi.
E' Corrado a raccontare la sua esperienza di 10 settimane lontano dall'Italia, dall'8 giugno al 21 agosto: “E' stata senza dubbio un'esperienza formativa dal punto di vista umano e sportivo. E' qualcosa che non dimenticherò mai nella vita. Ho trascorso la prima parte in due famiglie diverse, per poi vivere al college le ultime quattro settimane”. Non solo sport, però, al college: “Oltre agli allenamenti e a due ore a settimana di palestra, queste ultime sono considerate una vera e propria materia per i rugbisti, ho avuto modo di approfondire la conoscenza dell'inglese, del turismo e della storia neozelandese”.
L'impegno con la prima squadra non si è limitato ai soli allenamenti: “Abbiamo giocato 6-7 partite di campionato. E' un livello molto diverso da quello italiano, il gioco è più duro, ma allo stesso tempo più veloce”.
Tale progetto è reso possibile grazie ai buoni rapporti che il nostro ds Giovanni Lorenzi ha tessuto in questi anni con Elliott Sharp del college neozelandese.