Partita difficile quella di oggi, che ha visto i ragazzi di Scemma-Speringo subire una pesante sconfitta in casa ma che ha dato comunque molti spunti di riflessione.
Le mete prese, 10 contro 2, sono state soprattutto per mancanza di organizzazione e di preparazione fisica, contro un avversario preparato sia tecnicamente che fisicamente più di noi.
La settimana prossima si lavorerà ancora per migliorare il movimento di gioco generale e la presa di decisioni individuali.
Scemma: “il rugby è un gioco di sacrificio e i nostri ragazzi devono imparare a lavorare sui propri limiti senza scaricare le colpe su elementi esterni”.
Aggiunge Speringo: “c’è molto ancora da lavorare e ci sono elementi molto promettenti da cui partire. Abbiamo bisogno della massima concentrazione”.
Da segnalare l’ottima prova di Panarello
ROVIGO 28 92014 rubgy mantova femminile trofeo petternella
Ottimo quarto posto per le ragazze del Rugby Mantova al Memorial Petternella, giocato al Battaglini di Rovigo, che si presentano in campo indossando la nuova muta da gioco. Il torneo si gioca in uno degli stadi più affascinanti del rugby italiano e l'elenco delle partecipanti è di tutto rispetto. Le 11 squadre vengono divise in due gironi, le mantovane affrontano nell'ordine Prato, Imola, Benetton Treviso e Vicenza, mentre nell'altro girone invece inserite le campionesse d'Italia del Colorno, Verona, Lodi, Bologna, Cogoleto e le croate dello Zagabria.
Le virgiliane partono subito forte, dominano il Prato e chiudono l'incontro sul 31 a 0.
Secondo impegno più ostico con l'Imola, il Mantova viene messo alla prova dal punto di vista fisico e difensivo ma la risposta è di quelle da squadra vera, placcaggi efficaci, difesa aggressiva e pressione sui punti d'incontro consentono di limitare ad una le mete incassate, mentre le marcature di Verini e Ceccardi (trasformate da Ceccardi) consentono di chiudere il match sul 14 a 5.
Il terzo incontro del girone vede la sfida con la Benetton Treviso (che poi vincerà il titolo battendo in finale il Colorno 45 a 7). Le venete sono forti, esperte e possono schierare due colonne della nazionale azzurra come Michela Este e Flavia Severin. Le giovani biancorosse accusano troppo la pressione e l'inizio è da brividi, con 3 mete subite in poco più di un minuto. Anche in questo caso arriva la reazione con la meta di capitan Ceccardi che accorcia le distanze e riequilibra il match. Solo all'ultima azione la Benetton segna un’altra meta, chiudendo a 22 a 5.
Ultimo impegno contro il Rangers Vicenza, fresche semifinaliste della Coppa Italia della passata stagione. Le mantovane riprendono da dove avevano lasciato con gioco veloce nello spazio e difesa aggressiva e il risultato finale 17 a 7 è forse troppo stretto per le biancorosse.
La classifica finale vede il Rugby Mantova al quarto posto, con il podio che sfugge per un soffio a favore del Verona per differenza tra punti fatti e subiti
Evoldi: “Sono molto soddisfatto della mia squadra. Oggi abbiamo messo in pratica quanto allenato nelle ultime settimane. Gioco al largo, passaggi di qualità e difesa efficace ci hanno permesso di esprimere un rugby divertente, sia da giocare che da vedere. Oggi per regolamento ho dovuto limitare a 12 il numero delle ragazze convocate, e tutte le presenti hanno dimostrato di essersi guadagnate appieno la possibilità di essere qui. Peccato per l'inizio sottotono nella partita contro la Benetton, le ragazze hanno pagato l'emozione di giocare contro una delle formazioni storiche del rugby italiano ma la reazione che hanno avuto durante il match è stata all'altezza dell'impegno. Vorrei sottolineare come oggi avessimo in campo due ragazze dell'Under 16, Elena Pippa e Meryem Boutere, che erano all'esordio con le seniores e hanno dimostrato coraggio, qualità e voglia di far bene. Spendo una parola anche per Virginia Sodano, una delle ultime arrivate nella passata stagione, che oggi finalmente ha messo in campo grinta e una buona attitudine al placcaggio, salvando in più di un'occasione marcature quasi fatte. Il lavoro è tanto, ma la rosa delle giocatrici di qualità a disposizione dello staff continua ad aumentare e in un’ottica futura questo non può che darci fiducia. Oggi avevamo di fronte le migliori squadre di rugby a 7 d'Italia e abbiamo dimostrato di poter competere anche noi. Gli errori nell'approccio alle partite sono da mettere in preventivo vista la giovane età media delle ragazze ma lo sviluppo passa anche da queste tappe, e su questo continuiamo a lavorare”
Rugby Mantova:
Bergnucchini, Boutere, Caleffi, Ceccardi, Guariglia, Maestrini, Morra, Parma, Pippa, Rizzardelli, Sodano, Verini
All. Evoldi
INTERVISTA AD ANDREA MORETTI
Andrea Moretti
Senza alcun dubbio il giocatore più blasonato del panorama rugbistico virgiliano. È proprio dal Rugby Mantova che parte infatti la storia ovale di Andrea Moretti. Formatosi nel vivaio della società biancorossa, Andrea è presto entrato nella rosa della prima squadra giocando nel campionato di Serie C diventando presto un pilastro del Rugby Mantova. Da qui, arriva la chiamata dell’Arix Viadana, in A2. Dopo una prima esperienza all’estero, in Nuova Zelanda, con la maglia del North Shore, eccolo approdare nella massima serie del campionato italiano con il blasonato Petrarca Padova. Dopo quattro stagioni con i tutti-neri veneti, che gli valgono la prima chiamata in Nazionale e successivamente la convocazione azzurra per i Mondiali del ’99 in nuova Zelanda, Moretti lascia nuovamente il campionato italiano per giocare nella seconda divisione inglese con il Worcester. A riportarlo in Italia è il Calvisano, con cui conquista una Coppa Italia e uno Scudetto. Con i gialloneri bresciani ritrova la maglia della Nazionale con cui disputa il Sei Nazioni 2002 e la Coppa del Mondo del 2003 in Australia. Nel 2006 rientra a Viadana per chiudere la carriera riuscendo a vincere prima del ritiro un’altra Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. L’ultima partita da giocatore di Moretti è con la maglia della storica formazione a inviti dei Barbarians con cui gioca nell’aprile del 2008 a Edimburgo un match organizzato per il 150° anniversario dell’ Edinburgh Academicals. Appesi gli scarpini al chiodo, rimane a Viadana come assistente allenatore dei giallo neri prima e della franchigia degli Aironi poi. Dal 2012 è Head Coach del Petrarca Padova in Eccellenza.
Carriera
Rugby Mantova (Giovanili, Serie C)
Rugby Viadana (A2)
North Shore (NZL)
Petrarca Padova (A1)
Worcester (ING)
Calvisano (Super 10 -ITA)
Viadana (Super 10 – ITA)
Palmarès Club
1 Scudetto (Calvisano)
2 Coppa Italia (Viadana, Calvisano)
1 Supercoppa Italiana (Viadana)
In Nazionale: 13 cap, 2 Coppa del Mondo disputate, 2 Sei Nazioni disputati.
Selezioni Internazionali: Barbarians RFC (1 cap)
A che età hai cominciato a giocare a Rugby?
Ho cominciato a giocare a 14 anni.
Come hai conosciuto questo sport?
Ho conosciuto questo sport a scuola, grazie al mio professore delle medie Gigi “Magnum PI” Girelli.
Qual è il tuo primo ricordo di gioco con la maglia del Rugby Mantova?
Il mio primo ricordo risale all’Under 19, una combattutissima partita tra Mantova e Valpolicella.
Quali parole di un tuo allenatore continuano a rimbombarti in testa?
Non entrare mai in campo con la paura di commettere errori. Entra in campo con la volontà di dimostrare quanto sei forte!
Dopo Mantova hai potuto misurati con un gioco di livello superiore. Come è nata questa occasione?
Franco Tonni mi vide giocare col Rugby Mantova e mi portò a Viadana che allora giocava un gradino sotto la massima serie del campionato. Da lì in poi, tutte le volte che il treno delle opportunità é passato, mi sono sempre fatto trovare pronto e posso dire con soddisfazione di aver avuto una discreta carriera.
Al momento quale rappresenta il migliore successo della tua carriera?
In termini di risultati, ho raggiunto l’apice quando sono diventato Campione d'Italia con Calvisano nel 2005. Dal punto di vista emotivo, invece, giocare da titolare con l'Italia contro gli All Blacks nella partita di Coppa del Mondo del 1999 in Inghilterra, ovviamente risultato a parte….
Quali obiettivi ti poni per il futuro?
Ora che alleno, l’obiettivo è vincere il campionato con il Petrarca, poi ritornare ad allenare l’alto livello, magari in una franchigia celtica.
Dopo il rugby cosa vedi nella tua vita?
Il è stato ed è tutt’ora la mia vita. Mi impegnerò al massimo perché continui sempre a esserlo.
Campioni si nasce o si diventa?
Non ho dubbi: campioni si diventa!
Quali sono le qualità fondamentali per affermarsi nel rugby di alto livello?
Essere portati per questo sport, giocare ed allenarsi con grande passione, spirito di sacrificio e forza di volontà. A ciò, ovviamente, va aggiunto anche un pizzico di fortuna.
Perché un giorno consiglieresti a tuo figlio di giocare a Rugby?
Perchè é uno sport formativo dal punto di vista fisico e soprattutto sotto l’aspetto caratteriale. È uno sport adatto a tutte le “taglie”. Per fortuna ancora oggi l’ambiente del rugby fa di tutto per limitare chi lo pratica e i loro genitori, a dare il peggio di sè…. questo grazie a un codice comportamentale non scritto ma che é ben chiaro a tutti. In ogni momento, fuori e dentro il campo, si rafforzano i concetti di rispetto delle regole e delle persone. Un modo di approcciare che, mi auguro ancora per molto tempo, fa di questo sport un’isola felice…
Nonostante la distanza e gli impegni segui ancora il Rugby Mantova?
Sì, e lo faccio volentieri. Ho molti amici tra la dirigenza e gli ex giocatori e quando il tempo lo permette vengo a dare una mano sul campo in qualche allenamento.
Il Rugby Mantova è una piccola realtà che vive e sopravvive nel dilettantismo. Quale pensi debba essere l’obiettivo per una società di questa dimensione?
Esattamente quello che ha fatto egregiamente in tutti questi anni e che sta facendo tutt’ora nonostante la difficoltá nel reperire fondi: promuovere questo sport e il suo spirito dando, come ha fatto con me, la possibilità a chi ne avrà le qualità di poter un giorno emergere.
triangolare Rugby MN – Rugby Romagna – Lupi di Canolo
Il Rugby Mantova si classifica secondo nella triangolare di allenamento che lo ha visto contrapporsi al Romagna, formazione di serie B e ai Lupi di Canolo che invece militano in serie C1.
Nel primo incontro il Romagna batte i Lupi di Canolo 21-0, dimostrando di essere una squadra veloce e pericolosa.
Nel secondo match il Rugby Mantova incontra il Romagna che dopo pochi minuti beffa la difesa biancorossa con un calcetto a scavalcare andando in meta.
I ragazzi di Ghelfi non si abbattono e trovano poco dopo una bella marcatura con Lorenzi che buca la difesa avversaria e schiaccia la palla tra i pali.
Complice una disattenzione della difesa mantovana, il Romagna è nuovamente in meta, ma il vantaggio dura poco grazie ad una bella manovra di mischia che consente a Lorenzi di marcare nuovamente.
Sul finire del primo tempo è ancora la formazione avversaria ad andare in meta grazie ad una bella azione in velocità che lascia la nostra difesa di stucco.
Nel secondo tempo assistiamo ad un bel gioco equilibrato che non consente a nessuna delle due formazioni di segnare punti, chiudendo la partita 12-19 per il Romagna.
Nell’ultimo incontro della giornata il Rugby Mantova incontra i Lupi di Canolo, formazione di Correggio che si rende subito pericolosa segnando la prima meta dopo pochi minuti.
Risponde a tono la squadra biancorossa andando in meta prima con Villarreal e sul finire del primo tempo con Rima che riesce a concretizzare la bella volata di Barone su contropiede.
Nel secondo tempo è nuovamente il Rugby Mantova a trovare la meta con De Bari, su passaggio di Tulipano, e di nuovo con Rima che recupera un bel calcetto a scavalcare.
A nulla serve la meta avversaria sullo scadere del tempo, l’incontro si chiude 24-12 per i biancorossi.
“Rispetto la scorsa settimana” commenta Ghelfi “oggi ho visto dei notevoli passi in avanti. Mi è molto piaciuto il gioco della nostra linea arretrata mentre abbiamo un po’ sofferto in mischia. Abbiamo concesso talvolta troppo ai nostri avversari, ma in termini di efficacia difensiva alcuni giocatori hanno fatto la differenza. Bella prestazione di Rima, di Bonazzi, di Casali e di Tulipano. C’è ancora molto lavoro da fare, ma siamo sulla strada giusta. Potremmo riassumere dicendo che sappiamo cosa fare ma ancora ci sono dubbi su come farlo”.
amichevole femminile R MN-RC9 Heusden – Zolder (belgio)
Amichevole di alto livello quella che vede la selezione femminile mantovana-veronese incontrare le ragazze del RC9 Heusden – Zolder in un incontro di rugby a 15 strutturato in 4 tempi da 15 minuti.
50 a 5 il risultato finale a favore delle padrone di casa, segno che la collaborazione con il Verona Rugby Ragazze sta dando i suoi frutti.
Commenta Claudio Casarotto, allenatore del Verona Rugby Ragazze:” abbiamo iniziato a collaborare con le ragazze biancorosse l’anno scorso e fin da subito c’è stata una forte empatia tra le atlete nonostante i pochi allenamenti fatti insieme. Oggi si sono viste buone qualità individuali finalizzate al gioco di squadra, direi che è andata molto meglio di quanto mi aspettassi.”
Aggiunge Marco Evoldi:” considerando che per tutto l’anno giochiamo a 7 oggi è stata davvero una bella prova, nonostante i molti cambi abbiano costretto qualcuna a giocare fuori ruolo. C’è ancora da lavorare sul piano fisico e atletico, anche a causa della giornata calda in molte si sono trovate a corto di fiato, ma mi ritengo tutto sommato soddisfatto. Ringrazio le avversarie per l’amicizia che ci hanno ancora una volta dimostrato, è sempre un piacere potersi confrontare a questi livelli.”
Tutte le ragazze infine si sono ritrovate a festeggiare in Club House per un terzo tempo di spessore grazie ai volontari del Club.
u16 triangolare R.MN- LYONS PC-R.Colorno
A Colorno si è svolta sabato 07 Settembre la triangolare Under 16 tra Rugby Mantova, Colorno e Lyons Piacenza.
I biancorossi vincono la prima partita contro i padroni di casa per 12-10, ma calano drasticamente il ritmo nel match successivo contro i Lyons ed escono sconfitti per 5-30.
Commenta Storchio: “abbiamo giocato una buona partita contro il Colorno, ci siamo però fatti superare dai ragazzi del Piacenza che si sono dimostrati decisamente più cinici di noi. Tutto sommato il bilancio è positivo, dobbiamo però migliorare l’aggressività della nostra difesa e il turnover”.
amichevol R.Mantova – R.Rovato 17-21
Finisce 17-21 l’amichevole tra Mantova e Rovato giocata sabato 06 al Migliaretto in una giornata forse tra le più calde di quest’estate.
I ragazzi di Ghelfi incontrano una squadra solida e con un buon gioco di mano in grado di mettere a dura prova la difesa di casa.
Nel primo tempo i biancorossi faticano ad organizzarsi e a contenere l’esuberanza dell’avversario e finiscono sotto di 2 mete.
Di diversa fattura il secondo tempo, dove finalmente vediamo una reazione del Mantova che riesce a recuperare l’avversario grazie ad una meta di Lorenzi che a testa bassa crea un buco nella difesa avversaria, di Rima che sfrutta un ottimo calcio di Cerati ed infine del nuovo entrato Hughes che corona un’ottima prestazione personale.
Buona complessivamente la prova dei biancorossi, che anche se ci impiegano molto alla fine riescono ad organizzarsi e a trovare il giusto ritmo in una giornata davvero calda e con una squadra che vede 2 giocatori nuovi in posizioni chiave e l’inserimento di molti giovani provenienti dalle Under.
Commenta Ghelfi: ”Oggi abbiamo incontrato un avversario davvero tosto, in grado di darci parecchio filo da torcere e metterci a dura prova. È esattamente quello di cui abbiamo bisogno. Ci serve lavorare duro, la squadra è cambiata e deve essere chiaro a tutti i giocatori che non esistono alibi né scuse se vogliamo continuare a crescere. Tutti devono dare il massimo, sia in partita che in allenamento. Oggi nel primo tempo i ragazzi non sono riusciti ad applicare quanto provato in settimana, la difesa ha faticato a riorganizzarsi e l’attacco sprecava troppi uomini nei punti di incontro. La giornata calda ha inoltre evidenziato che nella pausa estiva non tutti si sono mantenuti attivi, motivo per cui a troppi è mancato il fiato dopo pochi minuti. Bene Assandri, Hughes, Lorenzi e Flisi. Di diversa fattura il secondo tempo, dove finalmente si sono visti buoni segnali, anche grazie all’inserimento dei giovani.”
iniziati gli allenamenti di tutte le squadre
Si è da poco riaperta la nuova stagione sportiva e già i campi del Rugby Mantova vengono usati a pieno ritmo dai molti ragazzi e ragazze che si allenano in vista delle prime amichevoli.
Tanto l’impegno di tutti e tanta la fatica per ritrovare la forma fisica e mentale necessaria ad affrontare gli imminenti campionati.
Commenta il Direttore Tecnico Ghelfi: “come sempre i ragazzi ritornano sui campi dopo la pausa estiva con entusiasmo e voglia di lavorare. Quest’anno l’inserimento di Assandri nella rosa della prima squadra si è rivelato positivo al di là di ogni aspettativa, essendo un giocatore di alto livello che fin da subito è stato in grado di stimolare i compagni creando competizione e voglia di crescere per emergere. Siamo una squadra con un gioco veloce negli spazi, quest’anno credo che questa nostra caratteristica sarà ancora più marcata. Ieri è arrivato anche un nuovo giocatore gallese, Jack Hughes, che come da filosofia del club si occuperà anche di insegnamento. È un ragazzo veloce e fisico che sarà al più presto inserito nello staff tecnico oltre che nella prima squadra.”
Aggiunge il Direttore Sportivo Evoldi: “Mi ritengo soddisfatto di questo inizio. Giorno dopo giorno i numeri stanno aumentando, chi ancora era in vacanza è in rientro e le rose sono oramai quasi tutte garantite. Si sta lavorando bene, l’entusiasmo dei ragazzi è tangibile, ne è una dimostrazione l’alta adesione al fine settimana dei lavori di pulizia della struttura.”
Prime prove Sabato 6 Settembre per i ragazzi della prima squadra e per la Seniores femminile.
I primi incontreranno il Rovato alle 16:00 mentre le ragazze alle 18:30 si incontreranno con le RC9 Heusden – Zolder, una squadra belga amica di lunga data.
Chiaramente ci si aspetta il pubblico delle grandi occasioni!
pulizie generali rugby mantova
Come tanti club blasonati….Lavori e pulizie nella casa del Rugby Mantovano!!
Un fine settimana intenso ha visto impegnati atleti e volontari del Rugby Mantova nella pulizia generale del club in vista della riapertura al pubblico per le prime amichevoli.
Tanti i ragazzi che si sono presentati per svolgere i molti lavori necessari, coordinati dai vari responsabili di area, per occuparsi della segnatura dei campi, della pulizia del verde e delle aree comuni, della riqualificazione degli spogliatoi, della pulizia della Club House e della ritinteggiatura della struttura.
Ora il Club ha una veste rifrescata ed è pronto per affrontare la nuova stagione, gli spazi da gestire sono molti, cosa che se da una parte ci ha spesso posto in primo piano nel mondo rugbistico, dall’altra risulterebbe molto complicata da gestire senza un piccolo aiuto di tutti.
Il presidente Paolo Pizzi insieme al Consiglio ringrazia tutte le persone intervenute per il prezioso aiuto, confidando che questo clima di collaborazione possa essere il motivo conduttore della nuova stagione entrante.
Come si dice, chi ben comincia è a metà dell’opera!
intervista a Riccardo Brugnara
Altra eccellenza formatasi nel Rugby Mantova: Riccardo Brugnara
Dopo tutta la trafila nelle giovanili del Rugby Mantova, Riccardo ha giocato una stagione in prestito nell’Under 20 del Viadana. Rientrato in biancorosso, ha superato il provino con il Leicester Tigers, una delle società più blasonate del rugby Europeo. Arrivato in Inghilterra nel Settembre del 2011, ha vestito per due stagioni la maglia dell’Accademia Giovanile del Leicester. Entrato nella rosa della prima squadra dei Tigers, ha giocato nella passata stagione come “permit-player” nel Doncaster RFC, contribuendo alla promozione de “Knights” nella massima divisione. A fine campionato è ritornato al Leicester.
Carriera
Rugby Mantova Sett. Giovanile
Rugby Viadana (U20)
Leicester Academy (U18)
Doncaster (2^ Div. Inghilterra)
Leicester Tigers (1^ Div. Inghilterra)
A che età hai cominciato a giocare a Rugby?
Ho cominciato a giocare a rugby molto presto. Avevo 8 o 9 anni.
Come hai conosciuto questo sport?
A farmi conoscere questo sport è stato il mio professore di educazione fisica, Onorio Marocchi. Giocavamo a scuola a tag-rugby, un gioco propedeutico senza contatto.
Qual è il tuo primo ricordo di gioco con la maglia del Rugby Mantova?
Ho moltissimi ricordi del periodo in cui ho giocato a Mantova. Sicuramente il ricordo più vivo è della partita del campionato Under 20 Mantova-Fiumicello. Ci allenava Daniele Bennati, è stata una partita davvero impegnativa sotto tutti i punti di vista, ci giocavamo il primo posto in classifica. Ricordo bene tutti i miei compagni di squadra. Gli spalti erano pieni, il pubblico gridava. Che bei momenti. Quali parole di un tuo allenatore continuano a rimbombarti in testa?
Ho avuto molti allenatori e tutti diversi l’uno dall’altro. Da ognuno ho imparato qualcosa. In campo mi tornano in mente davvero tanti consigli che i miei allenatori nel tempo mi hanno dato. Oltre ai consigli ricordo bene anche gli insulti… quelli sì che mi rimbombano nel cervello! Per crescere è utile tutto. La massima che ho fatto mia è “Qualità, non quantità”.
Dopo Mantova hai potuto misurati con un gioco di livello superiore. Come è nata questa occasione?
Si dice che il treno passi una volta sola e io, appena l’ho incrociato, ci sono salito al volo! Ho partecipato a un “camp” estivo in italia, diretto dall’ex allenatore dell’Australia, Bob Dwyer, e dall’ex allenatore del Leicester Tigers Academy, Mike Pennistone. Proprio Pennistone, ha visto in me le qualità per giocare nel campionato giovanile inglese. Mi ha organizzato un provino di una settimana con il Leicester. Da lì è cominciato il mio percorso tutto.
Al momento quale rappresenta il migliore successo della tua carriera?
AL momento il mio più grande successo è di essere riuscito a entrare nella rosa della prima squadra del Leicester Tigers, uno dei club più forti e titolati d’Europa, conosciuto per fama in tutto il Mondo.
Quali obiettivi ti poni per il futuro?
Punto a esordire nella Premiership inglese e, più avanti, giocare in Heineken Cup. Un passo alla volta. Per ora i miei obiettivi sono questi.
Dopo il rugby cosa vedi nella tua vita?
Sinceramente, adesso come adesso, non lo so cosa vedo dopo il rugby. Sono focalizzato sul presente, su un percorso che ho appena cominciato e che voglio portare fino alla fine. Qualunque cosa farò dopo, spero sia qualcosa di buono.
Campioni si nasce o si diventa?
Non penso si nasca campioni. Tutti partiamo allo stesso livello e sta a ognuno di noi decidere, se metterci il cuore e usare la testa oppure non farlo. La differenza sta proprio qui: bisogna essere davvero motivati in questo sport, la dedizione al lavoro è fondamentale. Tutti fattori che sommati e usati nel modo corretto fanno di un giocatore un campione.
Quali sono le qualità fondamentali per affermarsi nel rugby di alto livello?
Impegnarsi al massimo e metterci il cuore. Questo è fondamentale. Poi serve un certo livello di preparazione fisica, ma ciò diciamo che, come tutto il resto, si può allenare.
Perché un giorno consiglieresti a tuo figlio di giocare a Rugby?
Perché al di là della completezza che questo sport sul piano fisico garantisce, il rugby insegna il rispetto e la fiducia, verso i compagni di squadra, verso lo staff e l’allenatore. Un forte rapporto di fiducia reciproca sta alla base di una squadra vincente. Il rispetto è fondamentale anche verso l’avversario. Qui si dice: sabato giochiamo “con” un’altra squadra, non “contro”. Una piccola differenza che cela un grande insegnamento. Il rugby è proprio questo. Ecco perché vorrei un giorno mio figlio giocasse.
Nonostante la distanza e gli impegni segui ancora il Rugby Mantova?
Certo. A Mantova ho ancora tanti amici. Ragazzi che ora sono in prima squadra, con cui ho giocato tanti anni, ma anche gli allenatori e i volontari che orbitano attorno al club. Tutte persone che conosco da una vita e che saluto sempre volentieri.
Il Rugby Mantova è una piccola realtà che vive e sopravvive nel dilettantismo. Quale pensi debba essere l’obiettivo per una società di questa dimensione?
Il rugby Mantova è prima di tutto una bella società, che non va affatto male, ha giocatori con ottime qualità e con tanti giovani pronti a dare tutto pur di vestire la maglia della prima squadra. Il mio consiglio è di continuare su questa strada e di puntare tutto sui giovani che per una società sono il futuro!