Partita la Campagna Abbonamenti e Tesseramenti “PIU’ RUGGENTI CHE MAI!” per la stagione 2017/18!

Siamo ormai pronti a vivere una nuova stagione di rugby a Mantova. Anche quest'anno lo spettacolo non sarà dato solamente dai ragazzi della prima squadra, ma anche e soprattutto dalle nostre numerose squadre giovanili, dal Minirugby fino all'Under 18. E non dimentichiamoci delle ragazze della formazione femminile, con la novità dell'Under 16!

CAMPAGNA TESSERAMENTI 2017/18

I tesseramenti per la prossima stagione sono GIA' APERTI! Se vuoi entrare a far parte della famiglia biancorossa scrivici a segreteria@rugbymantova.it oppure chiama il 377 1745290!

CAMPAGNA ABBONAMENTI PRIMA SQUADRA MASCHILE 2017/18 “PIU' RUGGENTI CHE MAI!”

Ci auguriamo che sarà una stagione di grande divertimento e passione per i nostri tifosi, nella cornice di un Migliaretto migliorato e modernizzato sotto tanti aspetti, dalla tribuna coperta fino alla nuova clubhouse. Un impianto che rende onore alla nostra città, che ripaga la società degli sforzi fatti in questi anni e che è assolutamente idoneo ad ospitare campionati ed eventi di alto livello. 

A lanciare la campagna abbonamenti è il vicepresidente Antonio Tellini: “Sono stati mesi molto impegnativi per noi per via della ristrutturazione del nostro Migliaretto. La nostra 'casa', ora più accogliente e moderna, sarà pronta a breve per ospitare i nostri tifosi per le partite di campionato. Ci apprestiamo a vivere un anno intenso che ci auguriamo possa essere denso di emozioni per noi e per gli appassionati che verranno ad assistere quello che è, di fatto, il Rugby nella città di Mantova. La campagna abbonamenti è un modo per valorizzare la storia e l'impegno della Società e per fidelizzare il rapporto coi tifosi che anche negli anni più difficili sono stati sempre al nostro fianco. Cercheremo di farli sentire a casa dando loro comunque uno sconto sul nostro merchandising o dando loro la possibilità di acquistare una bibita nella clubhouse appena rimessa a nuovo. Ringraziando poi i nostri sponsor per la loro disponibilità, ci saranno convenzioni speciali per gli abbonati presso alcune strutture che annunceremo nei prossimi giorni”.

Per i tifosi delle “Tigri” sarà messo a disposizione un pacchetto di abbonamento al costo di € 30,00 per seguire tutte e 10 le partite di regular season. Compreso nell'abbonamento ci sarà anche un coupon del valore di € 10,00 per acquistare il nostro merchandising!

La sottoscrizione dell'abbonamento (così come i biglietti per le singole partite) sarà gratuita per tutti gli Under 18, gli Over 65, i tesserati F.I.R. e i diversamente abili con un accompagnatore). 

Inoltre, per i tesserati del Rugby Mantova delle varie formazioni giovanili maschili e femminili, l'abbonamento (valevole per il tesserato e due adulti) sarà incluso nella quota di iscrizione!

Chi volesse assistere alla singola partita, invece, potrà acquistare il biglietto direttamente al Migliaretto al costo di € 5,00 con incluso un coupon valido per l'acquisto di una bibita alla nostra clubhouse.

Per sottoscrivere il proprio abbonamento è necessario inviare una scansione di un documento d'identità per ogni sottoscrivente a segreteria@rugbymantova.it. Per i tesserati F.I.R. è necessario inviare anche una scansione della tessera rilasciata dalla Federazione. Il ritiro della tessera di abbonamento e il relativo coupon per l'acquisto di merchandising, oltre al pagamento della quota di € 30,00 avverrà alla prima partita casalinga del nuovo campionato.

CONVENZIONI PER GLI ABBONATI:

Grazie alla disponibilità e alla passione che ci dimostrano ogni anno i nostri sponsor, gli abbonati al Rugby Mantova, esibendo presso la struttura convenzionata la tessera di abbonato, potranno usufruire dei seguenti vantaggi:

 

  1. MySecurity: preventivo gratuito su sistema di sorveglianza;
  2. Sportime: 10% di sconto su abbigliamento da rugby. 5% di sconto su tutti gli altri prodotti.

E altre convenzioni verranno annunciate nei prossimi giorni!

 

Un po’ di Rugby Mantova in Nuova Zelanda. L’esperienza di 10 settimane di Corrado e Andrea

Per il quarto anno consecutivo, il Rugby Mantova continua a portare avanti il suo progetto di “scambio culturale e sportivo” con Nuova Zelanda e Argentina. Quest'anno, i nostri due ragazzi Corrado Carnevali e Andrea Busnardo hanno avuto l'opportunità di passare due settimane al St. Andrew's College di Christchurch, ospiti di alcune famiglie della zona, in cui si sono misurati coi migliori prospetti giovanili dell'emisfero sud.

E' un'opportunità in cui la Società crede moltissimo, in quanto permette ai ragazzi (non necessariamente quelli sportivamente più affermati) di conoscere un luogo e un contesto sportivo e culturale diverso dal nostro, vivendo a stretto contatto con un popolo diverso, parlando tutti i giorni l'inglese, oltre a giocare nel campionato invernale locale. Nel corso del “nostro” inverno, per chiudere lo scambio, vengono poi ospitati nelle nostre strutture alcuni ragazzi neozelandesi. 

E' Corrado a raccontare la sua esperienza di 10 settimane lontano dall'Italia, dall'8 giugno al 21 agosto: “E' stata senza dubbio un'esperienza formativa dal punto di vista umano e sportivo. E' qualcosa che non dimenticherò mai nella vita. Ho trascorso la prima parte in due famiglie diverse, per poi vivere al college le ultime quattro settimane”. Non solo sport, però, al college: “Oltre agli allenamenti e a due ore a settimana di palestra, queste ultime sono considerate una vera e propria materia per i rugbisti, ho avuto modo di approfondire la conoscenza dell'inglese, del turismo e della storia neozelandese”. 
L'impegno con la prima squadra non si è limitato ai soli allenamenti: “Abbiamo giocato 6-7 partite di campionato. E' un livello molto diverso da quello italiano, il gioco è più duro, ma allo stesso tempo più veloce”. 

Tale progetto è reso possibile grazie ai buoni rapporti che il nostro ds Giovanni Lorenzi ha tessuto in questi anni con Elliott Sharp del college neozelandese.

Amarcord: Vincenzo Traldi, ex giocatore ed ex dirigente racconta i suoi anni al Rugby Mantova: “E’ uno sport di sofferenza, ma gli sforzi sono sempre ripagati. Settore giovanile il futuro del movimento”

Prosegue la rubrica dedicata agli ex biancorossi. Questa settimana il focus è su Vincenzo Traldi, ex biancorosso ed ex dirigente del Rugby Mantova.
 
Com’è nato il legame col Rugby Mantova?

“Sono uno dei soci fondatori, ho partecipato al primissimo gruppo sportivo del 1975. Ho giocato poi dal 1975 al 1980, prima che mi infortunassi seriamente a due vertebre a seguito di un forte scontro di gioco. A 24 fui costretto a smettere di giocare, poi qualche anno dopo rifeci le analisi alle vertebre che dimostrò che non correvo più grandi rischi. Preso dalla grande voglia di tornare a giocare, ho ripreso per qualche anno fino a quando ho compiuto 39 anni riuscendo a togliermi buone soddisfazioni, tra cui la promozione in Serie B. Il Rugby Mantova è stata l’unica squadra della mia carriera, in cui ho giocato come estremo o mediano d’apertura. Nel mio primo periodo al Rugby Mantova sono stato anche allenatore dell’Under 17. Avrei potuto anche allenare le formazioni più adulte, ma per motivi di lavoro non sono riuscito ad avviare la burocrazia per ottenere il patentino da allenatore.
Una volta ritirato definitivamente dal rugby giocato ho rivestito alcuni incarichi dirigenziali sotto l’egida delle precedenti presidenze. Anche adesso che non ricopro più nessun ruolo ufficiale, ho mantenuto un ottimo rapporto con l’attuale Società, tra cui il vicepresidente Antonio Tellini, che è stato mio compagno di squadre tempo fa. Quando posso vengo sempre volentieri a vedermi una partita al Migliaretto perché questa Società mi è veramente rimasta nel cuore”.

Cosa Le ha trasmesso il rugby?

“Questo sport mi ha lasciato tanti legami d’amicizia con tanti ex giocatori. All’epoca il clima totalmente dilettantistico in cui si svolgevano gli allenamenti creava delle relazioni forti tra i compagni di squadra, uniti tra loro dal grande amore che provavano per questa disciplina. Mi ha trasmesso l’attitudine al sacrificio e alla fatica e la lealtà verso i propri amici e compagni. Indimenticabili poi i tanti terzi tempi dopo le partite, importanti per condividere impressioni sulla partita e…per fare massa “muscolare”!”.
 
Cosa ne pensa dell’attuale progetto del Rugby Mantova?

“Investire nel settore giovanile garantisce un futuro e una continuità in questo sport. Quanti più ragazzi sono “prodotti” in casa tanto più si riesce ad ottimizzare le risorse e a dare un sogno a tanti giovani praticanti di questo sport”.

(Foto gentilmente messa a disposizione da Mario Zanca)

Focus sul Rugby Mantova Femminile. Coach Santoro: “Vogliamo consolidarci tra le migliori. Si parte anche con l’Under 16”

Dopo il nostro focus sulla prima squadra maschile, è tempo di puntare l’obiettivo sulla compagine femminile del Rugby Mantova che anche in questa stagione sarà impegnata nel torneo della Coppa Italia, allenata da Filippo Santoro. E’ proprio il tecnico virgiliano a fare il punto della situazione in vista del prossimo campionato.
 
Coach, come procede l’organizzazione della nuova stagione?
Il primo raduno è fissato per martedì 5 settembre. Sarà il terzo anno che guiderò le ragazze, porteremo avanti il processo di crescita della nostra squadra che ci ha dato tante soddisfazioni nelle ultime stagioni. Il progetto più ambizioso che abbiamo con la società è quello di creare una formazione Under 16 in ‘rosa’ con l’aiuto delle ragazze di alcuni licei mantovani. Chi volesse provare quest’esperienza può contattare direttamente la società attraverso i vari canali social oppure chiamandoci direttamente in sede. I tesseramenti ufficiali per prima squadra e Under 16 partiranno dal giorno del raduno”.
 
Quali obiettivi vi siete prefissati?
La Coppa Italia, il campionato a cui parteciperemo con la prima squadra, inizierà a fine ottobre e si protrarrà fino a maggio. Punteremo molto sul divertimento e su un gioco organizzato. Sportivamente parlando, gli obiettivi si scopriranno di volta in volta. E’ difficile fare pronostici perché la continua crescita del movimento del rugby femminile porta ad una metamorfosi radicali nei valori tecnici delle squadre da un campionato all’altro. Tuttavia, visto che nelle ultime stagioni siamo sempre state tra le migliori formazioni, cercheremo di lottare per la parte alta della classifica per giocarci le nostre chance di accedere alle finali nazionali”.
 
Quale sarà il nuovo 7?
Tornerà nel nostro 7 Beatrice Savoia che nello scorso campionato ha giocato a Verona, dopo aver fatto esperienza con la nostra squadra in passato. Saluteremo, non senza dispiacere, Michela Merlo che ha disputato l’ultima stagione in tutoraggio da noi da Colorno (con cui rimarrà il rapporto di collaborazione anche per il prossimo campionato), con la quale ha avuto un exploit notevole nella finale scudetto in Serie A. Michela, infatti, giocherà la prossima stagione solo con la formazione parmense. Le ragazze che quest’anno sapranno maggiormente distinguersi con la nostra maglia potrebbero avere delle chance di giocare la Serie A con Colorno”.

La carica di coach Rangone: “L’obiettivo è divertirsi e appassionare i tifosi”

Mancano meno di due settimane al primo raduno ufficiale della stagione per il XV biancorosso. Il principale nuovo volto della squadra targata 2017/18 sarà in panchina, con l’innesto di coach Marco Rangone. Ecco le sue parole in vista del nuovo campionato:
 
Coach, carico per la nuova stagione?
Assolutamente sì! Mi aspetto di vedere confermate tutte le buone cose della passata stagione e un miglioramento in quegli aspetti che non sono stati al top. Voglio una squadra solida, capace di mettere in pratico un piano di gioco semplice quanto efficace. Obiettivo? Considerando che molte squadre sono work in progress è difficile dirlo. Nello scorso campionato abbiamo avuto difficoltà più con le squadre bresciane che quelle venete, quindi vorrei un cammino più continuo”.
 
Come state definendo il nuovo XV insieme alla Società?
Onestamente alla Società non ho chiesto particolari giocatori. Nel corso della mia carriera sono sempre stato abituato a lavorare con la squadra che mi veniva data. Per il mercato non mi sbilancio, posso solo dire che ci stiamo rafforzando in quei settori che l’anno scorso ci erano sembrati meno forti. Nel primissimo raduno che abbiamo fatto ad inizio estate mi è subito sembrato che qui ci siano le basi per costruire l’idea di gioco che ho in mente. La conferma di Assandri è senza dubbio un ottimo punto di partenza. Parlando col giocatore mi è sembrato molto motivato e disponibile ad affrontare questo nuovo campionato”.
 
Tanto spazio verrà poi dato ai ragazzi del settore giovanile…
Esatto, abbiamo tanti giovani talenti che verranno aggregati alla rosa della prima squadra con l’obiettivo che crescano grazie al minutaggio che verrà loro concesso. Dal punto di vista tecnico sono tutti ragazzi in grado di reggere l’impatto con la categoria. Coordinandomi con lo staff tecnico dell’Under 18 cercheremo di garantire quanto più minutaggio possibile ai giovani, anche in base agli impegni dell’Under 18 stessa”.
 
Un messaggio per i tifosi?
Invito il caldo pubblico biancorosso a venirci a sostenere sin dalla prima partita. Vista l’idea della società di costruire un progetto pluriennale sarà molto interessate scoprire l’evoluzione tecnica dei singoli giocatori. Inoltre, spero di far esprimere al Rugby Mantova un gioco divertente e coinvolgente per i tifosi e i giocatori stessi. Ciò perché sono convinto che se la squadra si diverte i successi prima o poi arrivano”.

(Foto Pierangelo Gatto)

Amarcord, Gianpaolo Fabbi si racconta: ““Questo sport è una scuola di vita. Settore giovanile e impianti del genere un lusso per la categoria”

E’ con l’intervista all’ex giocatore e vicepresidente Gianpaolo Fabbi che continua “Amarcord”, la rubrica dedicata ai nostri ex biancorossi.
 
Com’è nato il legame col Rugby Mantova?

“Sono stato tra i primi giocatori della squadra, iniziai nel 1976, spinto da mio fratello Roberto (all’epoca giocatore) e mio padre Raul (dirigente) che furono tra i primissimi volti della società, e vi rimasi fino al 1992. Mi innamorai subito di questo sport e dei valori che porta con sé. Nel corso di quegli anni ho cambiato 3-4 ruoli, ho giocato come estremo e come terza linea in mischia anche per via del cambiamento del mio fisico. Poi sono sempre rimasto a fianco della società come consigliere e dirigente, fino all’ultima esperienza da vicepresidente dal 2013 al 2016. Anche adesso, pur non avendo incarichi ufficiali, sono sempre in contatto con l’attuale dirigenza. Ho contribuito, inoltre, a fondare l’associazione “Le Tigri” (di cui faccio tuttora parte) che detiene la maggioranza del club”.

Come il rugby ha influenzato la sua vita?

“Il rugby è uno sport da vivere con tantissima passione e dedizione. Non c’è quasi alcun tipo di guadagno, sebbene sia richiesta una preparazione da professionista. E’ un impegno importante, ma le soddisfazioni arrivano eccome. E soprattutto si creano tanti legami forti coi propri compagni e anche coi giocatori delle altre squadre. Il rugby mi ha insegnato davvero molto, tanto che molti dei principi su cui si fonda hanno poi definito la mia vita”.

Cosa ne pensa dell’attuale progetto del Rugby Mantova?

“Il consiglio attuale si sta muovendo molto bene, considerando gli evidenti limiti dei budget annuali. Se non fosse per i nostri affezionatissimi e appassionati sponsor, sarebbe difficile per il Rugby Mantova portare avanti il proprio progetto sul territorio. I risultati sportivi degli ultimi anni sono stati più che soddisfacenti, dato che la squadra è quasi sempre riuscita ad accedere ai playoff per la Serie B. Il settore giovanile della Società è un vero e proprio vanto con oltre 250 iscritti. Ciò permette di avere sempre a disposizione dei giocatori da lanciare in prima squadra e creare un rapporto sempre più collaborativo col territorio. Inoltre, anche grazie all’amministrazione comunale, la Società gode di un impianto di gioco veramente all’avanguardia che vale molto di più dell’attuale Serie C1, tanto che la Federazione vorrebbe portarci le Nazionali giovanili”.

(Foto gentilmente messa a disposizione da Mario Zanca)

Tutte le date dei raduni delle nostre squadre

Manca ormai sempre meno all'inizio dei vari campionati, da quelli senior a quelli delle giovanili per il Rugby Mantova. Per preparare al meglio la nuova stagione i nostri team si raduneranno a brevissimo agli ordini dei coach Rangone, Santoro, Avanzi, Pavanello, Celin, Portioli, Pimazzoni, De Berti, Girelli, Mari e Castelletti.

Nello specifico, ecco tutte le date per i raduni:

 

  • 1XV: 29 agosto
  • Femminile: 2 settembre
  • Under 16/18: 24 agosto
  • Under 14: 29 agosto
  • Under 12: 5 settembre 
  • Minirugby: 7 settembre

(Foto Pierangelo Gatto)

Lavori al Migliaretto, l’aggiornamento del presidente Andrea Galdi

Proseguono senza sosta gli interventi di manutenzione e miglioramento della struttura del Migliaretto, grazie all’opera dell’amministrazione comunale di Mantova. E’ Andrea Galdi, presidente del Rugby Mantova, a dare un aggiornamento sulla situazione:

“L’idea di apportare tutti questi lavori al Migliaretto nasce dall’esigenza di avere un impianto sempre più completo e ospitale. In queste settimane l’opera portata avanti dall’amministrazione comunale di Mantova, che ci tengo a ringraziare per il supporto logistico, progettuale ed economico che ci ha dato per questi interventi, ha permesso di ammodernare diversi aspetti della nostra ‘casa’. Prima di tutto, la tribuna da 500 posti riceverà una copertura, poi l’impianto d’illuminazione verrà potenziato con quattro fari a bordocampo per permettere la disputa delle gare notturne o con scarsa visibilità. La copertura per la tribuna arriverà entro il 15 settembre, mentre per l’impianto d’illuminazione i tempi potrebbero protrarsi poco oltre questa data. Inoltre, la nostra club house sta ricevendo un corposo restyling. Potrà ospitare sempre 50 persone per il nostro classico terzo tempo dopo le partite di campionato. Un importante momento di aggregazione tra le due squadre e gli staff che solo nel rugby possiamo trovare. La Società, infine, sta curando con la massima attenzione il campo di gioco che,  nonostante il grande caldo di questi giorni, è più che idoneo per far giocare le nostre squadre anche ora”.

Amarcord, Mario Zanca si racconta: “Quando risposi a quell’annuncio sul giornale…”

Inizia con l’intervista a Mario Zanca, giocatore del Rugby Mantova tra il 1975 e il 1979, la nostra rubrica “Amarcord” dedicata ai nostri ex biancorossi che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del Club.

Com’è nato il legame col Rugby Mantova?

“Era il novembre del 1974 , ed io, allora sedicenne, insieme ad un ristrettissimo numero di ragazzi (ricordo Roberto Fabbi, Marco Tarchini, Roberto Sarzi Puttini, Massimo Pittarello) rispondemmo ad un breve appello di 3 righe comparso nelle pagine sportive della Gazzetta di Mantova nel quale Massimo Mori, liceale allora diciottenne (purtroppo prematuramente scomparso), fissava un appuntamento sul campetto da calcio vicino alla curva Te dello stadio per raccogliere adesioni al fine di allestire una squadra di rugby. Massimo Mori fino a pochi mesi prima aveva vissuto a Roma dove aveva iniziato a giocare a rugby nelle giovanili della capitale e desiderava pertanto continuare questo sport allora ancora mancante nella nostra città. A questo appello rispose anche l’Avv. Giorgio Laurenti di origine rodigina con un passato nel rugby Rovigo in gioventù. Fu lui a farci in pratica da primo allenatore. Passammo tutto l’autunno e l’inverno ad imparare la tecnica di base e le regole.
A questo ristretto gruppo iniziale di ragazzi nel giro di qualche mese se ne aggiunsero molti altri (almeno una trentina) fino al punto che si era pronti ad allestire una vera squadra e a giocare le prime partitelle fra di noi e sull’onda dell’entusiasmo nella primavera successiva (1975) si fondò il G.S. Rugby Mantova che come simbolo aveva una tigre a strisce biancorosse.
Come primo Presidente fu eletto il veterinario Dr. Paolo Sessi. Ricordo fra i primi dirigenti, oltre a Sessi e Laurenti, il Dr. Gabriele Ghilardi, il Dr. Celestino Miserocchi (per diversi anni anche medico della squadra, padre del giocatore Gigi Miserocchi che ha poi ereditato dal padre questo ruolo fino a poco tempo fa), il Rag. Raul Fabbi (padre dei giocatori Gianpaolo e Roberto), Fanti (padre di Alessandro e Massimo entrambi anche loro fra i primi giocatori), il Rag. Giuseppe Biffi, il Dr. Roberto Nardi.
La società in poco tempo raccolse le risorse finanziarie sufficienti per affittare l’uso del campo di Valletta Valsecchi per allenarsi e svolgere la partite casalinghe. Ricordo benissimo che questo campo (vicinissimo al lago Inferiore) d’inverno era un vero e proprio acquitrino pieno di acqua e fango ai limiti della praticabilità.
Si iscrisse nella stagione 1975-76 al suo primo campionato, denominato “riserve” (una vera e propria quarta serie) così chiamato perché, tranne noi, era composto dalle riserve di squadre blasonate come Rovigo, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Piacenza. Il primo allenatore ufficiale (ma anche giocatore terza linea centro) fu Claudio Aroldi di Viadana, ex giocatore del Parma in serie A.
Nella prima parte del campionato perdemmo tutte le partite tranne 2, con punteggi spesso molto severi, mentre nel girone di ritorno ne perdemmo solo un paio e con scarti ridottissimi ma soprattutto pareggiammo in casa 4-4 una memorabile partita col Rovigo. Da notare che all’andata si perse 62-8 e ciò a significare che nel giro di pochi mesi la squadra era migliorata tantissimo.
Nella stagione 1976-77 la squadra, già sufficientemente esperta, venne iscritta alla serie C nel cui girone erano presenti squadre come Noceto, Pesaro, Cus Ferrara, Cento, Codogno, ecc.”.
 
Che ricordo ha della Sua esperienza da rugbista?

“Il sottoscritto ha giocato sempre nel ruolo di mediano di mischia fino al campionato 1978-79 e fui costretto con dispiacere a smettere soprattutto per ragioni di studio. Infatti la frequenza all'università lontano da casa mi impediva di allenarmi nel giusto modo.
Al mio periodo al rugby Mantova sono legati dei bellissimi ricordi. E’ uno sport meraviglioso, anche se smetti di giocarlo ti fa rimanere coinvolto in un modo che quasi nessun altro sport è in grado di fare. Sebbene all’epoca non costumasse il terzo tempo con gli avversari, mi ricordo che spesso dopo le nostre trasferte ci fermavamo coi ragazzi in trattorie e ristoranti per mangiare e discutere della partita”.
 
Si è tenuto informato in tutto questo tempo sulle vicende della Società?

“Ho il Rugby Mantova nel cuore e il mio più grande rammarico è non aver potuto continuare e vivere momenti eccezionali come la promozione in Serie B, arrivata a fine anni ’80. Devo dire che per diverso tempo dopo il mio ritiro ho seguito le vicende biancorosse solo da spettatore. Poi negli ultimi anni, grazie al vicepresidente Antonio Tellini e all’ex presidente Paolo Pizzi, sono tornato ad interessarmi seriamente della squadra. Ora faccio parte dell’associazione delle Tigri che è azionista di maggioranza della Società”.
 
Cosa ne pensa dell’attuale progetto del Rugby Mantova?

“Trova la mia approvazione il progetto della Società di puntare sulla ‘mantovanità’, cioè sul fatto di avere un forte settore giovanile, da cui la prima squadra può attingere, e delle strutture importanti. In un contesto in cui è sempre più difficile trovare degli sponsor, l’idea di avere un settore giovanile di questo tipo permette di ottimizzare le risorse dando un futuro al club”.

(Foto messa gentilmente a disposizione da Mario Zanca)