Mantova – Pavia: analisi tecnica

Giovanni Ghelfi: << Sono contento del risultato: i ragazzi hanno dimostrato le proprie qualità di fronte al proprio pubblico. Siamo cresciuti sotto tanti aspetti. Seppur con qualche rischio abbiamo sempre cercato di mantenere il pallone vivo, tentando di dare continuità al gioco in avanzamento. In fase di non possesso siamo stati più solidi e organizzati lasciando davvero poche occasioni al Pavia. Abbiamo commesso ancora qualche errore di trasmissione che non ci ha permesso di incrementare ancora il risultato, e nel secondo tempo abbiamo perso un po’ di reattività nella contesa del pallone. Il bilancio nel complesso rimane comunque positivo. Complimenti al direttore di gara Marzetta cui auguro di fare tanta strada: è stato bravo nel leggere la partita arbitrando con polso ed equilibrio. È anche merito suo se siamo riusciti a esprimere con efficacia il nostro gioco. Il ritorno di Ferrari e di Galetti è stato molto positivo: sono due giocatori che in campo si sentono. Buona anche la partita dell’apertura Tulipano che ha dato velocità alla linea. Da premiare anche lo spirito di sacrificio di Giovannoni e Giuliani, in campo anche se non al cento per cento. Menzione dovuta anche per Celin che nella ripresa ha dimostrato carattere e fame di giocare >>.

Rugby Mantova – CUS Pavia Rugby

Rugby Mantova – CUS Pavia Rugby: 34-3

MANTOVA: Rima; Martini, Bertini, Edwards (22’ st Cenzato), Sereni (27’ st Cerati); Tulipano, Cittadini (33’ st Casali); Giovannoni, Giuliani (10’ st Allegretti), Ferrari (40’ pt Celin); Nicoletti, Galetti (17’ st Zanetti); Sampietri (10’ st Colombari), Ferrara, Malavasi. All. Ghelfi.

PAVIA: Papalia; Appiani, Disetti, A. Cullaciati, D’Eugenio; Roberto, Giglio; Onuigbo, Desmet, Negri; Tavaroli, Livieri; Melorio, Orioli, Zambianchi. Entrati nella ripresa: Balconi, Braschi, C. Cullaciati, Fietta, Barbieri, Campili, Bianchi. All. Prini.

ARBITRO: Marzetta.

MARCATORI: 4’ pt cp Tulipano, 10’ pt cp Disetti, 16’ pt m Cittadini tr Tulipano, 24’ pt m Edwards nt, 32’ pt m Cittadini nt; 1’ st m Martini tr Tulipano, 14’ st m Tulipano tr Tulipano.

NOTE: cartellino giallo per Zambianchi (P, 21’ st).

MANTOVA – Secondo successo consecutivo per il Rugby Mantova che supera nettamente al Migliaretto il Pavia per 34 a 3 conquistando il bonus-mete in classifica. Per tutta la gara i virgiliani riescono a imporre il proprio passo lasciando ben poche occasioni agli avversari. Evidente è stato il cambio di mentalità proprio in fase difensiva: puntualità nei placcaggi, solidità nei punti d’incontro e discreta reattività nel rimpiazzarsi. In fase di contenimento si sono distinti in particolare Ferrari, rientrato con una prestazione maiuscola dopo un lungo periodo di stop, Galetti e Giuliani. Progressi anche in fase di finalizzazione. Tutte infatti a opera della linea arretrata, ben diretta dall’apertura Tulipano, le cinque mete segnate dal Mantova. Il Mantova conquista subito l’iniziativa e sblocca il risultato dopo soli 4’ con un calcio piazzato di Tulipano. Immediata la reazione del Pavia che riequilibra il risultato, sempre dalla piazzola, di Disetti. Si tratta tuttavia dei soli tre punti che il Pavia riuscirà a segnare. Il Mantova aumenta il ritmo e fa breccia nella difesa avversaria mandando in meta nel giro di pochi minuti capitan Cittadini, autore di una doppietta, e il centro gallese Edwards. Partenza decisa anche nella ripresa. Dopo appena un minuto di gioco Martini sfrutta una bella invenzione al piede di Rima e segna la meta che vale il punto di bonus in classifica. Il Mantova insiste e dopo poco Tulipano segna in mezzo ai pali la meta che mette virtualmente fine alla partita. Con il risultato già acquisito il Mantova scala le marce e argina, senza mai correre reali rischi, il tentativo di reazione del Pavia.
<< La partita – commenta il presidente Brancaleoni – è stata molto divertente. In campo si è visto quel gioco fatto di ritmo e di velocità su cui puntiamo da inizio stagione. Il risultato ne è stato la naturale conseguenza. Con un ottimo direttore di gara e un campo in buone condizioni, tutto diventa più facile. Ancora una volta ci sono state ottime risposte dai più giovani. Il successo con il Pavia è di buon auspicio in vista della partita della prossima settimana con la capolista Brescia >>.

Le giovanili nel weekend

UNDER 12Terzo posto nella “Coppa Leonero” a Viadana per l’Under 12 del Rugby Mantova. Dopo la sconfitta all’esordio con l’Amatori Parma, i baby virgiliani infilano un filotto di tre successi con Viadana “B”, Recco e Rho. Esordio tra i biancorossi della grintosa Eleonora Anversa, prima ragazza a giocare quest'anno con l'under 12 virgiliana. Da segnalare anche le prove di Venturini e Deriu, leaders in campo, puntuali nei placcaggi e decisivi in fase realizzativa.

Così in campo a Viadana: Savasi, Scipioni, Carnevali, Malavasi, Venturini, Marani, Blasevich, Bonizzi, Rossi, Mori, Busnardo, Deriu, Rangoni, Foroni, Mendez, Anversa, Cibrozzi, Pistoni. All. Avanzi – Evoldi.

MINIRUGBYEsordio stagionale per il “Piccolo Mondo” del Rugby Mantova. in campo nella “Coppa Leonero” le formazioni Under 10, Under 8 e Under 6 della società virgiliana. Nonostante le condizioni meteo proibitive, i piccoli rugbysti non hanno perso la voglia di giocare sfidando pioggia e fango per oltre due ore. In evidenza Leonardo Bonini, un esempio per grinta e determinazione.
 

L’analisi di coach Ghelfi

ANALISI GHELFI – << C’è stato uno scatto in avanti sotto il profilo della concentrazione. I ragazzi hanno dimostrato quella responsabilità necessaria per prendere in mano una situazione difficile. Sul piano del gioco è difficile commentare. Il campo era forse oltre il limite della praticabilità. Una situazione, questa, che ci è costato l’infortunio di Tulipano. I nostri avversari, fin dalle prime battute, hanno spostato la gara sulla provocazione e sul ‘non gioco’. l’arbitro non ci ha mai tutelato. Nonostante il campo fangoso e la pioggia, i ragazzi hanno voluto tenere sempre vivo il pallone: anche se abbiamo commesso molti errori in fase di trasmissione questo atteggiamento è certamente da premiare. In particolare mi sono piaciuti gli ultimi minuti della partita: in inferiorità numerica e con il risultato ancora aperto, abbiamo trovato le risorse, soprattutto caratteriali, per portare a casa la partita. Tra i più giovani, positivo l’esordio di Cenzato, schierato nel ruolo di centro >>.

Rugby Iride Cologno – Rugby Mantova

Rugby Iride Cologno – Rugby Mantova: 10-15

COLOGNO: Pagnussat; Garavoldi, Tornago, Della Morte, Moretti; Singrossi, Bernardi; Di Leo, D’Ambrosini, Taglietti; Printero, C. Virzi (1’ st W. Virzi); Pitelli, Bersi, Soviente. A disp.: Di Bitti, Udine, Participio, Benedetti, Vemeco. All. Pellegrino.

MANTOVA: Rima (17’ st De Bari); Martini, Cenzato, Edwards, Sereni; Tulipano (25’ st Santoro), Cittadini; Giovannoni, Giuliani (5’ st Allegretti), Celin; Nicoletti, Raboni (8’ st Coseru); Sampietri, Ferrara (1’ st Mazzola), Malavasi (35’ st Zanetti). N.e.: Casanova. All. Ghelfi.

ARBITRO: Terilli.

MARCATORI: 4’ pt m Martini nt, 12’ pt m Cittadini nt, 27’ pt cp Singrossi, 25’ st m D’Ambrosini tr Singrossi. NOTE: cartellino rosso per Coseru (M, 38’ st). Cartellino giallo per Sampietri (M, 35’ st), Virzi (C, 36’ st) Cittadini (M, 36’ st).

COLOGNO MONZESE – Il Rugby Mantova torna alla vittoria. I virgiliani superano infatti 15 a 10 l’Iride Cologno al termine di una gara combattuta fino all’ultimo respiro. Il Mantova parte con l’atteggiamento giusto: grinta e convinzione. Al primo affondo Martini segna la meta del vantaggio. Pochi minuti dopo bissa Cittadini che fissa il parziale sul 10 a 0. La fitta pioggia e le condizioni proibitive del terreno di gioco limitano l’efficacia della manovra dei virgiliani che tuttavia non rinunciano a tenere il pallone vivo. Qualche errore in fase di finalizzazione impedisce infatti al Mantova, padrone dell’iniziativa, di allungare il vantaggio. Alla mezz’ora Singrossi accorcia le distanze con un calcio piazzato. Nella ripresa il Mantova accelera e riconquista nettamente il break grazie alla meta in avvio di Celin che ferma il risultato sul 15 a 3. La reazione del Cologno, grazie soprattutto al permissivismo dell’arbitro, passa per un atteggiamento, spesso oltre il limite della legalità, volto a intimorire i virgiliani. Alla mezz’ora il Cologno annulla il break segnando la meta del 15 a 10. Gli animi si scaldano e a pagarne le conseguenze sono Sampietri, Cittadini e Coseru, allontanati dal campo. Con pochi minuti da giocare, in inferiorità numerica, e con il risultato ancora aperto, il Mantova stringe i denti e trova gli stimoli per rimandare al mittente l’ultimi assalto dei Monzesi.

COMMENTI  – << E’ difficile – commenta il presidente Brancaleoni – esprimere giudizi tecnici su una partita come questa. Su un campo al limite della praticabilità, i valori diventano indecifrabili. Dal punto di vista caratteriale il Mantova ha tuttavia avuto il giusto atteggiamento. Un ottimo primo tempo ci ha permesso di ipotecare la partita nonostante qualche pecca in fase di finalizzazione. Nel finale, in un momento davvero difficile, i ragazzi hanno dimostrato la compattezza necessaria per portare a casa la partita. Si tratta di uno scatto avanti sotto il profilo della maturità >>.

Under 23

Rugby Brescia – Rugby Mantova: 29 – 0

BRESCIA: Favero; Berti, A. Gerosa, Lombartolo, Bonfadelli; Sangiorgio, Cudicio; Saviello, Piardi, Muraro; Breda, Je; Medici, Tilola, F. Gerosa. Entrati nella ripresa: Mainetti, Lazzari, Pedrollo. All. Lanferedi-Danesi.

MANTOVA: Manini; Gagliano, Gardani, Berra, Casali; Santoro, Malavasi; Allegretti, El Assad, Cenzato; Barden, Mossini; Turazza, Testa, Mazza. All. Cavazzoni.

Marcatori: A. Gerosa (1m), Saviello (1m), Piardi (1m), Muraro (1m), Medici (1m), Sangiorgio (2tr).

UNDER 23 – Non basta la prova d’orgoglio dell’Under 23 del Rugby Mantova per aver ragione del solido Brescia. Rispetto all’ultima netta sconfitta con il Piacenza, Il Mantova si è dimostrato più solido in fase difensiva e più attivo nella manovra. “ E’ stata una buona partita – commenta l’apertura Santoro. Sotto il profilo difensivo abbiamo fatto qualche passetto in avanti. In attacco siamo riusciti a creare qualcosa in più in termini di occasioni ma manchiamo ancora in freddezza dal punto di vista della finalizzazione”. Buona contro i bresciani la prova del duttile Barden. 

Il commento di Coach Ghelfi

GIOVANNI GHELFI: << Trovare positività dopo una sconfitta netta – commenta il tecnico Ghelfi – è difficile. Per assurdo, però, rispetto alla gara con il Varese, siamo migliorati sotto gli aspetti curati con particolarità in settimana. Nella pulizia in ruck, nel tentativo di giocare il pallone oltre l’avversario e nello rischiararci con il giusto timing in difesa abbiamo fatto passi avanti. Nel gioco ci siamo riattivati su fasi che per scelta e per necessità avevamo accantonato. Di errori ne abbiamo fatti tanti e il Lumezzane, trascinato da un esuberante Magutiere, una vera spina nel nostro fianco, è stato cinico e reattivo nello sfruttare le proprie occasioni. È tuttavia proprio attraverso gli errori che una squadra in formazione come la nostra può crescere >>.

Rugby Mantova – Rugby Lumezzane

MANTOVA: Rima; Sereni (25' st Scemma), Tulipano, Bertini (10' st Martini), Bonazzi; Cerati (6' st Edwards), Cittadini; Giovannoni, Giuliani (2' st Zanetti), Celin; Raboni (2' st Coseru), Nicoletti; Sampietri (2' st Villarreal), Ferrara, Malavasi (6' st Rossetti). All.Ghelfi.

LUMEZZANE: Masgoutiere; Piccini, Scaramella, Zanchetti, Bianchetti;Locatelli, Cudicio; Cuello,Salieri, Leone; Montini, Bugatti; Peveroni, Cairo, La Rosa. Entrati nella ripresa: Cerri, Qyra, Cropelli, Bettinsoli, Pagliarini, Zubani, Raza. All. Gosling.

MARCATORI: 5' pt m Zaffino tr Locatelli, 15' pt cp Cerati, 22' m Piccini nt, 30' pt m Piccini tr Locatelli, 34' st m Piccini nt, 38' m Cairo nt; 2' st m Bianchetti nt, 6' st m Scaramella tr Raza, 10' st m Masgoutiere tr Raza, 15' st m Masgoutiere tr Raza, 33' st m 2 tr Raza, 35' st m Scaramella tr Raza.

NOTE: cartellino giallo Bonazzi (M, 34' pt)

MANTOVA – Uno scatto in avanti sotto il profilo dell'approccio non basta al Rugby Mantova per tener testa al Lumezzane, seconda forza del campionato. Il Mantova rimane in partita fino alla mezz'ora del primo tempo poi i bresciani cambiano marcia e sfruttano senza sbavature ogni errore dei virgiliani. Il Mantova, più solido nei punti d'incontro e più veloce nel far partire la manovra offensiva rispetto alle ultime uscite, crea alcune occasioni interessanti ma non riesce a finalizzare per errori in fase di trasmissione. Nella ripresa il Mantova, un po' disunito, non trova lo spunto per reagire mentre il Lumezzane dimostra la propria caratura allungando il risultato fino al definitivo 69 a 8.

Un cuore biancorosso esportato in Sudamerica

Andrea Portioli, per decenni nei quadri tecnici e dirigenziali della società virgiliana e delegato provinciale della FIR dal 1994 al 2012, ci racconta la sua nuova esperienza di vita legata al suo vecchio amore: il rugby. Dopo una stagione trascorsa via da Mantova come collaboratore del CUS Verona in serie A e dopo il suo rientro nella società mantovana come consulente tecnico, Andrea ha infatti deciso di partire per il Sudamerica, prima tappa Brasile, per conoscere da vicino altre realtà rugbistiche e ampliare il proprio bagaglio di conoscenze.

Un passo indietro prima della partenza. Al tuo ritorno a Mantova dopo l’esperienza a Verona che situazione hai trovato?
Negli ultimi 25 anni ho avuto modo di conoscere a fondo l’ambiente del Rugby Mantova, avendo quasi passato più tempo al Migliaretto che a casa mia. Devo confessare che, quando sono tornato dopo una intera stagione di assenza, ho trovato molte novità e alcune situazioni che hanno richiesto uno sforzo particolare.

Società rinnovata al vertice, esigenze di bilancio da rispettare, una retrocessione amara da metabolizzare. Come vi siete mossi per riorganizzare struttura e obiettivi?
Per prima cosa abbiamo pensato a dare alla squadra una solida guida tecnica. Abbiamo scelto di affidare l’incarico a Giovanni Ghelfi, tecnico di qualità che conosceva già giocatori e ambiente. Assieme a Giovanni abbiamo individuato obiettivi e staff compatibili con il lavoro da impostare e quindi coinvolto i vari allenatori e collaboratori nel progetto. Con Marco Evoldi abbiamo poi varato il progetto propaganda, coinvolgendo Francesca Moretti per le elementari, lo stesso Evoldi per le medie, il sottoscritto alle superiori, Giovanni Artoni assieme a Ghelfi per il progetto speciale di Lunetta e Fabio Aldini insieme con Evoldi per i centri estivi. Insomma fra incontrare giocatori, dirigenti, consiglio direttivo, allenatori, collaboratori, contattare gli altri club per amichevoli e altro, l’estate è praticamente volata. Gli obiettivi che ci siamo posti sono stati quelli di incrementare il bacino dei giocatori con speciale attenzione al minirugby, la crescita dei tecnici e la formazione dei giocatori per la prima squadra e l’impostazione di un gioco dinamico. Per quanto riguarda la rosa, abbiamo scelto come tratto comune lo spirito, cercando di mettere a disposizione dello staff tecnico giocatori con voglia incondizionata di stare nel club e con fame di crescere e di apprendere.

Dopo la tua partenza per il Brasile come hai continuato a rimanere vicino al Rugby Mantova?
Nonostante la non mia più verde età ho un buon feeling con la tecnologia. Mi sento a scadenze regolari via email con Francesco Celin, che stila per me report su tutte le squadre del club, e quasi quotidianamente, attraverso Skype, con lo stesso Ghelfi con cui ci confrontiamo e aggiorniamo sulla situazione. Chiaramente essere lontani ha i notevoli svantaggi. Di buono c’è tuttavia che posso offrire agli addetti ai lavori una prospettiva più serena e meno legata alle contingenze della domenica e della settimana.

Tra giovanili e prima squadra come reputi fino a ora la stagione delle squadre virgiliane?
Premesso che risulta difficile ora dare un giudizio a stagione in corso e sopratutto non avendo più visto le squadre oramai da più di 3 mesi, direi che i risultati sono ancora alterni. Alle difficoltà delle squadre seniores, si contrappongono tuttavia i promettenti risultati delle squadre giovanili. Nel complesso ritengo che il lavoro impostato quest’anno possa garantire soddisfazioni nelle prossime due stagioni. Tutti i processi di cambiamento richiedono applicazione, disponibilità al sacrificio, un acceso spirito di gruppo e un tempo fisiologico per metabolizzare il tutto. I motivi di ottimismo sono dati dalla continua maturazione ed inserimento dei ragazzi giovani in prima squadra, dal recupero di vigore del settore femminile, dallo ottimo lavoro dei tecnici delle giovanili. In particolare l’Under 12 e l’Under 14 stanno costituendo una buona base per lo sviluppo delle prossime compagini giovanili. Ciò, unito al recupero di efficacia nel reclutamento e allo sviluppo degli importanti poli di Lunetta e Goito, dà fondati motivi per tornare a raccogliere soddisfazioni in prospettiva, dopo il normale periodo di assestamento costituito da questa stagione. Insomma ritengo che il lavoro e la passione di tutto lo staff coordinato da Ghelfi e da Evoldi stia costruendo solide fondamenta per il prossimo futuro.

Veniamo alla tua esperienza attuale. Cosa ti ha portato in Sudamerica?
La mia scelta è stata dettata nello specifico dalla curiosità di girare il Mondo e imparare nuove lingue. A ciò si è aggiunta l’idea di osservare da vicino un contesto rugbistico in evoluzione come quello del Brasile con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di un club di rugby.

Obiettivo centrato. Di cosa ti stai occupando “rugbisticamente” in Brasile?
L’occasione che cercavo mi è capitata a Vitoria, bellissima città sul mare con clima ideale: d’inverno la temperatura rimane in media attorno ai 20 gradi. Il Vitoria Rugby Club è nato da soli 5 anni. La squadra maschile sta disputando il Campionato Fluminense di Serie B mentre la formazione femminile partecipando al Circuito Rugby Seven’s. Sto allenando entrambe le squadre e sto dando una mano allo sviluppo del settore tecnico. Inoltre sto aiutando il Club sotto il profilo manageriale. Al momento il Vitoria dispone di un campo soltanto per le partite e gli allenamenti si fanno di sera, in un parco dove spesso manca la luce…. Insomma, una realtà ben diversa da quella del Migliaretto.

A Rio 2016 il Rugby tornerà alle Olimpiadi. Rispetto ai soli quattro precedenti (1900, 1908, 1920, 1924) il CIO ha deciso di optare per la versione a sette di questo sport. Quali sono le motivazioni?
Il rugby, soprattutto a livello internazionale, è uno sport molto intenso sotto il piano fisico. Scegliendo la versione a 15, rispettando i necessari tempi di recupero, la durata del torneo avrebbe superato i 45 giorni. Considerando poi che nel 2015, l’anno prima delle Olimpiadi, si giocherà la Coppa del Mondo in Inghilterra, la scelta di puntare sul Rugby a Sette era l’unica percorribile per riportare il questo sport alle Olimpiadi.

Brasile paese in crescita anche sotto il profilo sportivo. Come sta progredendo lo sviluppo del movimento verdeoro?
Il rugby è bene sviluppato soprattutto a Sao Paolo mentre nel resto del paese sono ancora molto indietro. Per farsi un’idea basta considerare le condizioni in cui accennavo si devono allenare i giocatori del Vitoria. In Brasile il rugby, sotto il profilo della propaganda, fa poca presa sui giovani: una situazione che limita lo sviluppo e in prospettiva le performance della Seleçao Verdeoro. Al momento in molte parti del paese si gioca a rugby esclusivamente a livello seniores e inteso più come svago che come disciplina agonistica. Le potenzialità atletiche e umane del brasile sono tuttavia notevoli. Molto interessante per risultati e in piena evoluzione è invece il settore femminile.

Nella nazionale brasiliana che parteciperà alle olimpiadi potrebbe esserci un pezzo di rugby Mantova: Martin Schaefer, trequarti che ha giocato a nella squadra virgiliana per tre stagioni. Dal Rio Branco RFC al Rugby Mantova alla Nazionale Brasiliana: come si è sviluppata la sua carriera?
Martin è stato uno dei tanti giocatori che mi ha inviato il proprio curriculum. Il primo contatto è stato proprio via email. Quando svolgevo il lavoro di scouting per il Rugby Mantova spesso, oltre al palmares sportivo dei giocatori, ero altrettanto interessato alla storia e agli interessi dei singoli individui. Martin aveva 18 anni, quasi nessuna esperienza e conoscenza di rugby, ma mi piacque molto il suo spirito e il fatto che avesse studiato e viaggiato così tanto fuori dal suo paese nonostante la giovane età. Martin aveva davvero fame di rugby. Nei tre anni 3 anni di permanenza a Mantova gli abbiamo messo a disposizione lo staff e le strutture per allenarsi tutti i giorni. La sua forza di volontà e le sue capacità fisiche hanno fatto il resto. L’esperienza di Martin a Mantova potrebbe ripetersi a Mantova con qualche altro talento brasiliano? Risulta difficile per via delle difficoltà di tesseramento per i giocatori extracomunitari. Staremo a vedere nei prossimi mesi. Di certo il materiale umano e il talento non mancano, come pure l’interesse di alcuni giovani a giocare nel nostro campionato.

Uno sguardo in prospettiva. Come pensi la tua esperienza in Sudamerica possa essere utile al Rugby Mantova?
Ad aprile sarò ad allenare a Buenos Aires per un mese. Potrò imparare molto sia sul piano tecnico che sotto il profilo organizzativo. Gli argentini, per competenza e professionalità nella gestione dei loro club, rappresentano a mio parere un esempio da studiare. Mi piacerebbe poi riportare a Mantova questo bagaglio di informazioni per impostare un nostro modello di club prendendo appunto spunto da chi ha storia ed esperienza.

Nella lista delle “cose da fare” cosa manca prima del tuo ritorno a Mantova?
Oltre alla esperienza in Argentina, vorrei pure allenare qualche mese in Canada. Prima però, non mi dispiacerebbe l’idea di vincere il campionato carioca con il Vitoria!

I commenti dei giocatori

Giuliani: “Senza il giusto timing nella pulizia sui punti d'incontro diventa molto difficile impostare fluidamente la manovra. Mancando di incisività in questa fase non siamo riusciti a esprimere come avremmo dovuto il nostro gioco”.

Zanetti: “Abbiamo commesso l'errore di adattarci al gioco del Varese senza riuscire a imporci. Abbiamo anche peccato nelle scelte di gioco: avremmo dovuto sfruttare di più il gioco allargato”.

Sereni: “Ci è mancata cattiveria. Abbiamo giocato senza la necessaria determinazione risultando prevedibili. Sotto il profilo difensivo i meccanismi sono funzionati: la meta di intercetto del Varese è arrivata per un nostro errore in fase di impostazione. In attacco abbiamo commesso decisamente troppi errori in fase di trasmissione”.

Ferrara: “Una giornata storta. Tanti errori e poca concretezza. Tutti difetti che possiamo e dobbiamo eliminare attraverso maggiore concentrazione e attenzione.