La sconfitta con la capolista Lumezzane non intacca l’animo da combattente del Mantova, pronto a imparare dai propri errori e a continuare il percorso di crescita. “Abbiamo dimostrato di poter tener testa – commenta Ghelfi – alla candidata numero uno per la promozione. Questo per noi, in proiezione, deve rappresentare uno stimolo. Il risultato ha dato ragione al Lumezzane ma sul piano del gioco la differenza è stata minima. Contro giocatori attempati e bravi nel risolvere le situazioni attraverso un approccio alla partita sornione e malizioso, abbiamo dimostrato grande spirito di sacrificio riuscendo a vendere cara la pelle. Soprattutto per i nostri giocatori più giovani, questo tipo di partite è utilissimo per crescere e migliorare. I vari Malavasi, Celin e Cerati si sono comportati molto bene dimostrando il passo giusto per confermarsi tra i seniores. I giocatori più esperti come Bonazzi, Cittadini e Avanzi, hanno incarnato al meglio il motto societario di “fame e appartenenza” giocando una partita di sacrificio, non mollando mai fino alla fine. Contro il Lumezzane la mischia si è meritata un applauso in più: il lavoro svolto in settimana con l’importante contributo tecnico della Zebra Emiliano Caffini, ha infatti dato i frutti attesi. Sul piano offensivo, considerando le occasioni create, avremmo potuto addirittura fare il colpaccio. L’esordio di Danny Carlton è stato molto positivo: ha dimostrato ottime qualità nell’uno contro uno, ha portato il pallone avanti creando spesso situazioni favorevoli per la nostra linea arretrata. Purtroppo però abbiamo pagato caro errori di poca lucidità perché più volte non abbiamo avuto la freddezza necessaria per sfruttare la superiorità numerica soprattutto nel gioco aperto. Sfruttando la pausa del campionato avremo la possibilità di lavorare tutti insieme proprio in questa direzione. Al di là della sconfitta con il Lumezzane, abbiamo compiuto notevoli passi avanti sotto il profilo della crescita e della maturità“.