MANTOVA. Il secondo successo in sette giorni targato Dak Mantova ha portato una ventata di aria fresca in un ambiente che comincia a vedere una classifica di serie B più consona alle aspettative.
«Abbiamo vinto e questo è fondamentale – esordisce il coach biancorosso Giovanni Ghelfi –. Il 17 a 18 maturato a Belluno, per di più raggiunto in extremis, ci dà grande entusiasmo. Vedere inoltre che, pur effettuando molti cambi, siamo arrivati comunque a questo successo così importante è sintomatico del fatto che il nostro roster sta crescendo nella sua globalità, offrendomi così più di una valida alternativa di scelta».
Il match è stato a tratti in pugno ai biancorossi, capaci di creare piattaforme importanti propedeutiche ad un gioco offensivo di qualità. «Abbiamo svolto un grande lavoro con i primi otto uomini. Lorenzi e soci hanno spesso sovrastato gli opposti veneti anche in inferiorità numerica – continua il coach del team mantovano –, ma poi non sempre abbiamo concretizzato in termini di punti quanto creato con possesso e predominio territoriale. Se a questo aggiungiamo un po’ di nervosismo dovuto a qualche decisione arbitrale un po’ troppo benevola nei punti d’incontro, ecco spiegate le difficoltà che abbiamo incontrato nel fare nostra la partita».
Molte assenze hanno influenzato lo staff soprattutto nella composizione della linea dei trequarti ed anche a match in corso si è dovuti ricorrere ai ripari per gli infortuni di natura muscolare subiti da Pescasio e Ndoye. Nonostante questo, i sostituti hanno compiuto appieno il proprio dovere. Cittadini ha estratto tre-quattro ovali di grande qualità e in modo molto rapido, propiziando il gioco al largo e sfruttando al meglio i trequarti.
«Sono inoltre molto contento – continua l’allenatore Ghelfi – per la scelta presa di calciare i tre punti decisivi con Tulipano bravo e preciso e il capitano fondamentale nell’opzione scelta. Non era un penalty semplice da indirizzare perché ben defilato a sinistra dell’acca veneta».
(Aless)
(Aless)