Le tre nuove promesse del Rugby Mantova

Manca sempre meno alla fine del campionato ed i ragazzi dell’U18 si stanno preparando in vista della penultima gara della stagione.

Nel frattempo, abbiamo avuto il piacere di intervistare tre nuove promesse delle giovanili del Rugby Mantova, che si sono unite alla squadra durante la scorsa estate.

Il primo ragazzo è Raffaele Sereni che ha rilasciato le seguenti parole rispetto al proprio percorso ed i propri sogni: <<La mia passione per il rugby nasce fin da quando ero piccolo. Mia sorella maggiore ha sempre amato e praticato questo sport e mi ha trasmesso questa passione. Ho scelto di cimentarmi con il rugby dalla stagione 2023/24, quando mi sono trasferito in Canada per l’Erasmus. Poi, quando sono tornato in Italia, ho deciso di continuare con il Rugby Mantova. Sono entrato in contatto con la società grazie a Diego Viotto, mio grande amico, con il quale ho avuto sempre un ottimo rapporto anche a distanza. La prima stagione qui a Mantova è stata positiva. Mi sono trovato in un ambiente accogliente e, fin dal primo giorno, ho percepito una bella atmosfera. Ho avuto modo di conoscere anche i ragazzi della prima squadra e non solo quelli dell’U18, oltre che coach De Berti e coach Gargano. Ho trovato un gruppo unito che mi ha accolto fin da subito e tutt’oggi, ci troviamo spesso anche fuori dal campo di gioco. Giocare per la squadra della propria città è di certo una bellissima emozione. Fino a qualche anno fa, non mi aspettavo di poter raggiungere questi livelli ed ora, mi ritrovo a vivere un sogno, con la speranza e la voglia di raggiungere il prima possibile la prima squadra. Il rugby mi ha sempre stimolato per la grande determinazione che si vive. È uno sport in cui bisogna dare sempre il 100% e da cui dipendi anche dai tuoi compagni, pertanto è uno sport in cui bisogna sempre aiutarsi a vicenda. Nel rugby si hanno maggiori responsabilità rispetto ad altre discipline e questo mi stimola molto. Il rispetto è poi un valore chiave, è bello poter vivere in un contesto dove in campo si hanno degli avversari ma, al fischio finale, si è tutti amici. Il mio sogno è quello di proseguire per anni con la mia passione sportiva e continuare a migliorarmi. Ho tanto da imparare sia dai miei compagni che dai coach. Fuori dal campo, sto terminando gli studi presso l’Itis (indirizzo di meccanica – energia) e sto già iniziando a vedere alcune Università ma non so ancora dove iscrivermi. Mi piacerebbe fare economia e, perché no, tornare a studiare all’estero. Ricordo la mia esperienza con grande gioia. Furono dieci mesi emotivamente intensi perché ero lontano dai miei cari e dalla mia routine ma piano piano, mi sono ambientato e ho conosciuto persone uniche che sento tutt’oggi. In Canada ho visto che il rugby è uno sport molto seguito e ho deciso di mettermi in gioco. È un’esperienza che consiglio a tutti e che mi porterò sempre nel cuore, che ti permette di conoscere nuove persone e città e, nel contempo, diplomarti>>.

Prosegue Mattia Luzzi, secondo neo acquisto dei biancorossi, raccontandosi: <<Mi sono avvicinato al rugby da poco tempo. I miei amici mi hanno sempre consigliato questo sport per la mia fisicità e, avendo conoscenze in questo ambito, ho scelto di provare dall’inizio della scorsa stagione. Sono entrato in contatto con il Rugby Mantova grazie a Francesco Barretta, giocatore della prima squadra, con cui ho un ottimo rapporto consolidato dall’esperienza comune degli scout. Fin dal primo giorno, ho avuto un bell’impatto e ho instaurato dei legami forti con tanti ragazzi. La società si è mostrata sempre disponibile e ho trovato un bell’ambiente, con una squadra che ha tanta voglia di vincere. La prima stagione è stata particolare perché, purtroppo, alla mia prima presenza ho subito un infortunio che mi ha tenuto lontano dai campi per tanti mesi e tutt’oggi non sono ancora guarito al 100%. Nonostante l’infortunio, durante il percorso di riabilitazione, ho sempre avuto la vicinanza di tutta la squadra e del club. Da “esterno”, reputo che i miei compagni abbiano compiuto una stagione più che dignitosa, ricordando anche il numero di ragazzi che abbiamo in squadra. Nel rugby ho trovato amicizie vere, con un’atmosfera positiva ed accogliente. Fino a prima, avevo praticato altri sport, ma senza mai trovare la mia realtà. Reputo che il rugby sia uno sport stimolante, molto dinamico e con un’alta competizione, ma allo stesso tempo, con un ambiente forte e coeso che mi affascina molto. Come prima stagione, non mi aspettavo di poter riportare un infortunio così grave come la rottura del crociato, pertanto le aspettative erano diverse. Guardo il lato positivo, pensando di aver trovato un bellissimo gruppo, dove ognuno compensa con le difficoltà dell’altro. La prossima stagione punto ad integrarmi ancora di più con il gioco ed i compagni, anche con quelli della prima squadra per entrare nelle rotazioni del coach. Darò il massimo per ritagliarmi più spazio possibile ed, infortuni permettendo, puntare negli anni successivi ad avere sempre maggiore minutaggio, impegnandomi al massimo. Al momento sto terminando le superiori presso il Liceo scientifico Belfiore, ma sono ancora indeciso per il futuro con la scelta inerente all’Università. Ho visto diverse facoltà interessanti a Bologna sia nell’ambito di economia che di scienze politiche, ma anche psicologia potrebbe essere un indirizzo interessante>>.

Continua poi Cristian Laner, altro ragazzo che si è unito al Rugby Mantova all’inizio della stagione: <<Mi sono avvicinato al rugby durante la scorsa estate tramite un amico, Tommaso Prudente. Ho iniziato a seguire le partite anche su Youtube e mi sono convinto a praticare il rugby. Sono rimasto piacevolmente colpito dalle caratteristiche di questo sport, per il contatto e come attività vera e propria. La mia passione nasce però da circa 2 anni, grazie a mio fratello che ha iniziato a giocare prima di me. In estate, ho incontrato coach De Berti e, grazie ai suoi consigli, ho scelto di venire al Mantova. Piano piano, mi sono ambientato e, nonostante io sia il più piccolo d’età, la squadra mi ha fatto sentire un membro del gruppo. È un’emozione forte giocare per il team della propria città perché si hanno grandi responsabilità e stimoli. Come prima stagione, mi ritengo molto soddisfatto. Non avevo grande fiducia in me stesso ed invece, ho mostrato di sapermi integrare con gli schemi ed i meccanismi della squadra e del gioco stesso. È stato un impatto di certo positivo, perché prima ero abituato a sport individuali, mentre ora giocando di squadra, ho conosciuto altri aspetti, come il lavoro di squadra. Reputo che il rugby insegni molto sia dentro che fuori dal campo e ti dia un’educazione, formandoti come persona ed atleta. Il rugby rappresenta la mia quotidianità e un modo per tenersi in forma sia fisicamente che mentalmente. Il mio obiettivo è cercare di diventare sempre più bravo e tecnico per arrivare in prima squadra preparato. Ho già avuto l’occasione di allenarmi con i ragazzi più grandi e di confrontarmi con coach Gargano, ricevendo diversi consigli. Ho avuto una bellissima impressione e non vedo l’ora di raggiungere livelli sempre più alti. Nel frattempo, sto finendo il terzo anno di superiori presso il Liceo artistico (indirizzo grafica). In futuro, sogno di lavorare nel mondo dello sport o eventualmente nel mondo della grafica, ma continuando sempre con la mia passione sportiva>>.